Roma, 9 novembre 2010 - Intervento di Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali |
Una riflessione su una domanda fatta da Dacia Maraini: "Perché noi siamo tanti contro la caccia, contro i maltrattamenti, e lobby minime ci influenzano?". La risposta è antica quanto noi ed è antropologica: perché loro sono organizzati, perché per loro questo è un obiettivo primario, e perché loro hanno sempre avuto un gancio con il potere politico. Era un inizio, per la prima volta un ministro della Repubblica poneva attenzione a tematiche animaliste. Il tempo fu breve, avemmo soltanto un anno, lei, professore, ebbe soltanto un anno, non fu sufficiente. Io credo che il vero, grandioso, formidabile cambio di questo momento sia nel fatto che tutto questo sentimento e questo interesse per gli animali ha finalmente un filo diretto col Parlamento e ha il Governo che si assume il tema in prima persona. Questo è il cambio straordinario, per questo io sono molto felice di essere qui stasera. Do al professor Veronesi la copia delle sue circolari, le do a noi stessi, sono molto felice che un cammino intrapreso dieci anni fa possa avere oggi il suo coronamento assoluto con un ministro della Repubblica che fa dell'animalismo la sua bandiera principale. Grazie!
(questo testo è la trascrizione dell'intervento tenuto da Carla Rocchi alla Seconda Giornata per la Coscienza degli Animali, il 9 novembre 2010) |